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Perché usabile
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Perché usabile

Perché rendere un software usabile

La qualità di un prodotto, o di un software, non dipende solo dalla qualità tecnica con cui è realizzato (accuratezza della progettazione e tecnologia utilizzata) ma ci sono molte altre caratteristiche vicine a colui che utilizza il software ovvero l’usabilità, la velocità di apprendimento e il design.

Se un prodotto è progettato correttamente riesce a coinvolgere:

  • percezione,

  • memoria,

  • problem-solving,

  • componenti emotive.

La strategia è rendere il prodotto familiare all’utilizzatore, rendendolo non solo un cliente soddisfatto ma anche entusiasta. Un cliente entusiasta si differenzia da un cliente soddisfatto poiché promuove lui stesso il prodotto acquistato pubblicizzandolo verso altri possibili acquirenti(1).

Un prodotto complicato da usare può diventare la causa primaria di un fallimento commerciale, poiché i consumatori trasformano la fama, che il prodotto potrebbe avere, in nomea. La semplicità di utilizzo può essere uno dei fattori primari della diffusione, sul mercato, di un prodotto: ne è un esempio l’iPhone per gli smartphone, quando venne lanciato la sua semplicità di utilizzo fece decollare le vendite a differenza degli altri produttori che impiegarono più anni per arrivare allo stesso livello(2).

(1) The Loyalty Effect: The Hidden Force Behind Growth, Profits, and Lasting Value (Frederick F. Reichheld, Thomas Teal, ISBN: 1578516870)

 

(2) Usability Success Stories: How Organizations Improve by Making Easier-to-use Software And Web Sites (Usability Success Stories: How Organizations Improve by Making Easier-to-use Software And Web Sites [Hardcover] ISBN-10: 0566086565, ISBN:0566086565)

Applicabilità

Applicabilità

Diffusione Prevista

L’esigenza di rende il software usabile va a coinvolgere entrambe le categorie di diffusione:

 

Software ad Alta diffusone e Bassa Personalizzazione: nel software ad alta diffusione è indispensabile la semplicità di utilizzo, poiché solitamente prevede formazione bassa o nulla. L’alta diffusione spesso è legata ad un prezzo basso che impone una personalizzazione bassa o addirittura nulla ( la personalizzazione per ogni cliente aumenterebbero notevolmente il prezzo del prodotto). L’investimento sull’usabilità è indispensabile in questo caso, infatti si andrebbe ad ammortizzarlo più velocemente.

 

Software ad Bassa diffusone e Alta Personalizzazione: Nel software a bassa diffusione gli utenti hanno aspettative maggiori per quanto riguarda la personalizzazione e nell’assistenza. La semplicità di utilizzo può diventare dare la marcia in più che vi permetterà di avere i clienti soddisfatti, diminuire i costi della formazione, abbattendo il costo del prodotto e sbaragliando i concorrenti.

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Ambiente Applicativo

Possiamo distinguere il software e le sue particolari esigenze di usabilità a seconda dell’ambiente applicativo. Evidenziamo le 4 principali:

 

Desktop: Il software desktop, quello nativo, permette maggiori integrazioni con il sistema operativo rispetto ad uno web. Esso, se possiede una GUI familiare alle applicazioni usate tutti i giorni dall’utilizzatore abbatterà i costi della formazione e permetterà all'utente di diventare esperto in tempi brevi. Inoltre l’usabilità permetterà all’utente di essere entusiasta del prodotto e sarà sempre più volto al riacquisto e alla condivisione del prodotto con altri possibili acquirenti.

 

Web APP: Lo stesso principio è valido per le web app anche se, rispetto ad un software desktop, sono di base meno usabili poiché non sono integrati pienamente con il sistema operativo, ma risiedono sempre all’interno di altro software (il browser) che non permette (o permette con grosse problematiche) di utilizzare comandi a scelta rapida, necessitano quindi dell'analisi poiché  hanno di base un approccio meno familiare all’utente.

 

Web Sites: I siti web, rispetto al software desktop, richiedono uno studio maggiore di usabilità poiché non è possibile eseguire un corso di formazione ad ogni visitatore. Il sito deve essere di base semplice da comprendere e da usare.

 

APP: Per aumentare la diffusione di un’app per smartphone è indispensabile l’idea, ma è altrettanto indispensabile che quest’idea sia trasformata in un’app semplice da usare, poiché l’utente medio vuole riuscire a capire il suo funzionamento senza tutorial o guide. Nel caso necessiti di guide è probabile l'abbandono dell'applicazione.

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Fasi dell'analisi

Fasi dell'analisi

Analisi di un software pre-esistente

Un’analisi di usabilità viene realizzata in 4 fasi consecutive:

 

Veloce analisi dell’intero prodotto: viene utilizzato il prodotto da un esperto di usabilità che stila una breve relazione evidenziando il campo di utilizzo dell'applicativo, le possibili categorie di utilizzatori e le problematiche più evidenti. Nella conclusione di questo primo documento l’ergonomo da una valutazione al prodotto e può consigliare un’analisi più approfondita.

 

Analisi approfondita dell’intero prodotto: in questa seconda fase viene analizzato il prodotto in dettaglio.  Essa può essere eseguita da un ergonomo o, a seconda della dimensione dell’analisi, da un team di ergonomi. Gli esperti analizzano ogni sfaccettatura del prodotto e realizzano una scheda contenente tutte le problematiche e una loro breve soluzione. Vengono tracciati se necessario i workflow di utilizzo dell'applicativo da parte degli utenti. Viene anche analizzata la versione precedente del prodotto o una versione di un concorrente per poter avere un’idea del passaggio ad un nuovo prodotto o a una nuova generazione di prodotti.

 

Verifica delle problematiche riscontrate: viene creato un questionario da somministrare ad un campione di utilizzatori (o futuri utilizzatori) per poter controllare se le problematiche evidenziate vengono realmente riscontrate. Subito dopo, per aver maggior attendibilità dei risultati, si può svolgere anche una sessione di affiancamento agli utenti, analizzando il loro reale utilizzo del prodotto. L’affiancamento ha lo scopo di analizzare l’uso inconscio del prodotto rivelando le eventuali problematiche incontrate dall’utente.

 

Creazione di una Proposta di Miglioramento: dalle analisi sull’utilizzo verrà realizzato un progetto che a basso costo risolva il maggior numero di problematiche. Inoltre verrà creato un documento che esplica le Politiche di Costruzione, ovvero una serie di regole da seguire per lo sviluppo di parti future.

 

 

Progettazione di un nuovo software

Un’analisi di usabilità viene realizzata in 3 fasi consecutive:

 

Analisi Prodotto e contesto di utilizzo: si analizza la struttura del software nello specifico contesto di utilizzo. Si abbozzano dei diagrammi di Attività UML che illustrino il processo di utilizzo da parte dell'utente. 

 

Creazione Interfaccia Utente (GUI - interfaccia utente): si disegna l'interfaccia utente per le parti principali del software, si redige un manuale con le politiche di costruzione dell'applicativo per rendere l'azienda al 100% autonoma nelle modifiche future. Il design di interfaccia può essere poi dato ad un grafico pubblicitario che ne potrà curare l'aspetto. Le proposte del grafico andranno sempre analizzate, poiché esse non dovranno compromettere l'usabilità del prodotto.

 

Verifica software realizzato: Una volta realizzato il software viene realizzato un check primario di utilizzo da un esperto che analizza la struttura funzionante per trovare possibili errori nella realizzazione. Il software viene poi proposto ad un campione di possibili utilizzatori, i quali dopo un tempo sufficiente di utilizzo risponderanno ad un questionario che ha lo scopo di far emergere ulteriori problematiche. I risultati del questionario verranno analizzati da un esperto e se necessario verranno proposti alcuni miglioramenti della GUI (Graphic User Interface) per aumentare la user experience.

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Risultati

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Perché ti sarà davvero utile

Una volta eseguita l’analisi [sezione Fasi dell'Analisi] e apportati la maggior parte di cambiamenti alla GUI (interfaccia grafica) del software, , si potrà godere di notevoli benefici, tra cui:

 

Utenti entusiasti: il tempo medio che l’utente spende per acquisire le conoscenze basi per l’utilizzo del prodotto si riduce quasi a zero, portando così tutti gli utenti a utenti esperti solamente con una formazione base.

 

Maggior diffusione: diminuendo i tempi di apprendimento l’intero software può predisporsi a una larga diffusione, aumentandone la vendibilità sugli store on-line. Ovviamente è comunque possibile eseguire corsi di formazione.

 

Minor tempo di sviluppo: nell’analisi [sezione Fasi dell'Analisi] vengono anche specificate le politiche di base per la realizzazione della GUI. Per i nuovi moduli basterà realizzarli in piena autonomia seguendo queste. 

 

Maggior spinta di Marketing: un software semplice da usare è la chiave della grande diffusione delle APP per gli smartphone, la stessa chiave può essere utilizzata per vendere i prodotti desktop e web. Un prodotto semplice tenderà a farsi pubblicità da solo (dovuto anche dal passaparola degli utenti che, se ne sono entusiasti, lo comunicheranno a mediamente altri 6(1)). [scopri le proposte marketing per il settore ICT]

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(1) The Loyalty Effect: The Hidden Force Behind Growth, Profits, and Lasting Value (Frederick F. Reichheld, Thomas Teal, ISBN: 1578516870)

Riservatezza
Perché il tuo software è prezioso

Un’analisi di usabilità potrebbe andare scoprire le possibili vulnerabilità del software o ad analizzare versioni software non ancora in commercio. Per questo noi garantiamo piena riservatezza dei contenuti e delle analisi. Esse non verranno diffuse al di fuori dell’azienda richiedente.

Riservatezza

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Qualità

Qualità

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La base di un’analisi veritiera è uno studio approfondito, utilizzando le tecniche più avveniristiche e avanzate. In particolare ci basiamo principalmente le sue ricerche su:

 

Ricerche di Jackob Nielsen: basiamo le nostre analisi sulle “Euristiche” e su tutte le più recenti ricerche del più rinomato ergonomo del software al mondo(1).

 

Normative ISO: L’International Standard Organization in molteplici norme raccoglie delle linee guida sulla strutturazione delle GUI (interfacce grafiche) del software, la loro attuazione sta alla base di un buon risultato(2).

 

HCI: lo studio del Human Computer Interaction è uno delle prime ricerche che analizza l’interazione tra uomo e computer evidenziandone le regole basi per rendere l’interazione umana soddisfacente (2).

 

Ricerca di Marco Severini: da anni seguiamo l'analisi di usabilità ricercando con le migliori tecnologie, come eye tracking, la migliore interfaccia grafica(3).

(1) useit.com: Jakob Nielsen’s Website (Jakob Nielsen Nielsen Norman Group) http://www.nngroup.com

 

(2)  ISO/IEC 9126 - Information technology ‐ Software product evaluation ‐ Quality characteristics and guidelines for their use; ISO 9241 - Ergonomic requirements for office work with visual display terminals (VDTs); ISO 13407 - Human‐centered design processes for interactive systems.

 

(3) Karwowski, W. (1995), “A General Modeling Framework for the Human–Computer Interaction Based on the Principles of Ergonomic Compatibility Requirements and Human Entropy,” in Work with Display Units, Vol. 94, A. Grieco, G. Molteni, E. Oc- chipinti, and B. Piccoli, Eds., North-Holland, Amsterdam

 

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