Ti sei mai chiesto com'è fatto un buon logo aziendale? E perché farlo realizzare costa così tant
Prima di realizzare un logo andrebbe fatta un'analisi sull'azienda per capire i punti di forza, il segmento clienti da colpire, i prodotti (che influiranno sui testi, sui colori, sulla spigolosità o arrotondamento della figura, sugli oggetti che lo compongono ecc ecc).
Il passo successivo è analizzare i competitor per non realizzarne uno che si possa confondere (a patto di politiche di marketing che spingano all'emulazione).
Solo dopo queste due fasi si realizzano le proposte grafiche del logo.
Il logo va realizzato in due formati:
Orizzontale: perché esso possa esser utilizzato in timbri, striscioni, bandiere, ecc (1);
Quadrato: perché possa essere utilizzato in timbri, magliette, ecc (2).
Questi 2 formati poi andranno realizzati in 4 stili:
A colori: per la stampa digitale (3);
In bianco e nero: per timbri fatture ecc ecc (4);
In scala di grigi: per documenti digitali di basso peso, o per la stampa più economica (5);
In outline: per la il ricamo su magliette, serigrafie, ecc ecc (6).
Ed infine questi 4 stili in ulteriori 3 versioni:
Piccolo: povero di dettagli e comprensibile anche in piccolissime dimensioni (0,5cm x 0,5cm) (7);
Medio: logo classico comprensibile anche a 1-2cm di lunghezza o larghezza (8);
Grande: Ricco di dettagli e fatto per essere utilizzato in almeno formato A4 (9).
Quindi dovrebbe esservi fornito in un totale di 24 versioni, tutte vettoriali.
Cosa significa vettoriale? Vettoriale è un formato (come quello di alcuni PDF), che se ingrandito non sgrana mai, quindi sempre utilizzabile, e nel caso di riapertura del file (con appositi programmi) modificabile nelle forme base del logo (es: se vi è un testo esso è modificabile).